Negli occhi
dell’altro…
Oggi è la giornata mondiale del rifugiato, io mi trovo in Congo con una missione ospite dalle suore di S. Gemma per 3 mesi.
Sono partita per fare del volontariato per cercare di aiutare gli altri, conoscere nuove realtà, avere nuovi occhi per guardare il mondo.
Direi mi hanno dato più loro perché solo donando che si riceve molto di più. Sto seguendo qualche centro per bambini e ragazzi di strada con loro gioco, danzo, li seguo nelle faccende quotidiane.
Il mio viaggio all’inizio sembrava una pazzia perché sono partita non sapendo il francese ne il swuaili ma non mi sono arresa e con i bambini ho imparato un po’ di swuaili.
Penso che ci sia una comunicazione universale che è fatta di gesti, sguardi, sorrisi, risate e in più se ci si mette il cuore nelle relazioni si avrà sicuramente una risposta positiva.
Sempre di più nel mondo e in Italia avanza la paura, rifiuto di migranti, il razzismo. Occorre riconoscersi umani fatti di fragilità, potenzialità per riconoscersi nel fratello che subisce violenze, che scappa dalla propria terra per poter sopravvivere. La solidarietà, accoglienza mi pare unica risposta per rimanere umani. In Congo ho visto le case fatte di fango, dei bambini che scappano di casa per fame o violenze, le ragazze di 12/14 anni prostituirsi per sopravvivere.
Non é una colpa essere poveri e nemmeno cercare di sognare una vita migliore. Per la giornata mondiale del rifugiato vi invito a mettervi nei panni dell’ altro e guardarlo negli occhi. I loro occhi vi esprimeranno la sofferenza che hanno passato ma anche la gratitudine se solamemte gli doni un sorriso.
SARA