Carlo Acutis il Beato di internet!
Carlo Acutis nasce a Londra il 3 maggio 1991 e muore all’età di 15 anni causa leucemia fulminante il 12 ottobre 2006.
Il 10 ottobre 2020 sarà proclamato beato: Il beato di internet, un esempio per gli adolescenti, giovani e non solo.
A 7 anni riceve la prima comunione e da li farà di Gesù Eucarestia tutta la sua vita: «essere sempre unito a Gesù ecco il mio programma di vita» ed ancora «l’Eucarestia è la mia autostrada per il cielo».
Un ragazzo completamente inserito nel suo tempo che sapeva utilizzare i mezzi di comunicazione per diffondere la Parola di Dio attraverso anche una mostra dei miracoli Eucaristici virtuale, era impegnato come catechista e sempre pronto ad aiutare il prossimo.
Faticava e lottava anche contro quei lati del suo carattere che lo avrebbero potuto allontanare da Dio.
Per lui i Sacramenti erano tutto, ogni giorno si recava a ricevere l’Eucarestia e recitava il rosario perché si affidava alla Madonna con cuore di figlio.
Consapevole del destino che lo aspettava registrò un video nel quale disse: «sono destinato a morire», eppure era pronto: «sono contento di morire perché ho vissuto la mia vita senza sciupare neanche un minuto di essa in cose che non piacciono a Dio».
Inutile sprecare parole basta qualche sua frase per capire che la sua vita è stata vissuta pienamente per Cristo con Cristo ed in Cristo e così ha potuto imboccare presto la sua autostrada che lo ha portato tra le braccia del suo caro Gesù.
Vorrei però raccontare un aneddoto che intreccia la vita del piccolo Carlo con la nostra congregazione.
Carlo ha conosciuto la nostra cara santa Gemma e il 6 agosto del 1998 venne in casa Giannini con i genitori in pellegrinaggio, lasciando anche un messaggio sul quaderno delle preghiere alla sua cara amica e guida Gemma: «Come vedi mi lascio guidare da te. Ho paura, ma la paura non mi fermerà! Ma tu seguita a starmi vicino insieme a padre Pio. Vi voglio un sacco di bene. Carlo.».
Quando si dice la comunione dei santi! Sembrano parole profetiche come se Carlo sapesse già quello che avrebbe dovuto affrontare.
È incredibile come le vite dei santi si intreccino Gemma padre Pio e Carlo, adesso unito insieme a loro nella comunione dei santi.
I genitori di Carlo sono poi tornati successivamente a far visita ai luoghi di santa Gemma.
In un mondo dove come diceva lui stesso «tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie», Carlo possa intercedere per i nostri giovani, soprattutto in questo anno particolare, dove molti si sono trovati allo sbando e senza nessuna guida. Come Carlo si lasciò guidare da Gemma adesso lui stesso possa essere esempio e guida per altri bambini e giovani per portare così tutti su quell’autostrada verso il cielo.
Sr Paola di Maria bambina MSG